PAC: Piano di Accumulo del Capitale
Il P.A.C. ovvero il piano di accumulo del capitale, è una modalità spesso proposta dai diversi intermediari finanziari.
Differisce dal PIC (Piano di Investimento del Capitale) in quanto con il PAC si fanno investimenti periodici di piccola entità, mentre con il PIC si fanno investimenti in una unica soluzione.
Dunque con il metodo del PAC si possono sfruttare diversi vantaggi.
I vantaggi della modalità PAC
1. Accessibilità
Una delle maggiori attrattive dei PAC è che sono accessibili ai piccoli investitori. È possibile investire anche solo pochi euro al mese, il che significa che non si deve avere un grande capitale per iniziare.
2. Diversificazione
Gli investimenti in PAC offrono la possibilità di diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Gli investitori possono scegliere di investire in una vasta gamma di strumenti sottostanti (spesso prodotti del risparmio gestito come fondi ed ETF), offrendo una maggiore protezione dal rischio.
3. Flessibilità
Gli investitori possono scegliere di sospendere o modificare il proprio investimento in qualsiasi momento, il che significa che non si è obbligati a mantenere un piano di investimento fisso per l’intera durata.
4. Costi ridotti
Gli investimenti in PAC spesso hanno costi di gestione ridotti rispetto ad altri tipi di investimenti.
Quali sono i difetti del PAC?
1. Commissioni
Nonostante i costi di gestione ridotti, ci sono comunque commissioni associate all’investimento in PAC. Queste commissioni possono variare a seconda della società di gestione del fondo, e possono ridurre i rendimenti a lungo termine dell’investimento. Questo aspetto è fondamentale per una ottimizzazione dei risultati. Ipotizziamo di voler sottoscrivere un PAC da € 100 al mese. Se le commissioni di acquisto della propria quota fossero di “soli” 2€ l’investimento sarebbe gravato del 2% a cui vanno poi aggiunte le commissioni di gestione.
2. Mancanza di flessibilità
Anche se i PAC offrono la flessibilità di sospendere o modificare il proprio investimento in qualsiasi momento, ci possono essere alcune restrizioni. Ad esempio, alcune società di gestione dei fondi richiedono un preavviso per sospendere o modificare il proprio investimento. Spesso e volentieri vengono proposti i cosidetti SWITCH ovvero il passaggio del proprio investito da un fondo ad un altro. Bisogna fare molta attenzione a queste operazioni perchè hanno dei costi che possono gravare in modo siginificativo sull’investimento.
3. Rendimenti potenzialmente bassi
Gli investimenti in PAC possono offrire rendimenti potenzialmente bassi rispetto ad altri tipi di investimento. Questo è particolarmente vero se gli investitori scelgono di investire in fondi a basso rischio.
Quali strumenti preferire per il PAC?
L’investimento graduale nel tempo, quindi periodico e costante, nasce con il principio di andare a “mediare” il prezzo dello strumento su cui si è deciso di investire. Proprio per questa ragione, parlando in altri termini, si parla di frazionamento del rischio poichè l’investimento non viene fatto tutto nello stesso momento ma nel tempo.
Gioco forza di questo aspetto è che se il mercato scenderà al prossimo acquisto si compreranno più quote diversamente se il mercato salirà si compreranno meno quote ma quelle acquistate ad un prezzo più basso nei periodi precedenti aumenteranno di valore e quindi compenseranno il valore più alto a cui si è comprato l’ultima volta.
Su quali strumenti utilizzare la strategia del PAC?
Da un punto di vista logico, questa strategia può essere applicata su qualsiasi forma di investimento finanziario. Da un punto di vista pratico sono da preferire tutti quei sottostanti che sono caratterizzati da una elevata volatilità come le materie prime (oro, argento) oppure gli indici azionari (SP500, Nasdaq, Dax) a maggior ragione se l’orizzonte temporale dell’investimento è di diversi anni.
Quando non bisogna utilizzare il PAC?
Tuttavia ci sono delle eccezioni in cui questa strategia non è efficiente e rischia di essere pericolosa.
Il PAC, l’acquisto ricorrente, non va mai utilizzata come strategia su un singolo titolo (ad eccezione delle materie prime). Se infatti incappiamo nel titolo sbagliato continueremmo a investire soldi su qualcosa che perde di valore nel tempo.
L’altro strumento assolutamente da scartare nell’utilizzo di un PAC sono alcuni strumenti ed in particolare gli ETF a leva. Oggi il mercato è ricco di offerte di questo tipo con strumenti che replicano 2, 3 ma anche 7 volte la performance del sottostante. Non vanno utilizzati questi strumenti perchè ci sono stati casi in cui sono addirittura andati in default (Etc sul petrolio qualche anno fa).
L’incidenza delle commissioni
L’altro aspetto da tenere in considerazione è l’incidenza delle commissioni.
Le commissioni le possiamo suddividere in due tipi:
- Le commissioni di compravendita, quelle che vi applica il vostro intermediario per l’acquisto o la vendita dello strumento. Questo genere di costo dipende dall’intermediario usato. Solitamente quelli online (come le banche online) hanno costi più bassi.
- Le commissioni di gestione dello strumento. Le commissioni di gestione sono riportate nel prospetto informativo che potete trovare anche online, tuttavia con il semplice codice ISIN è possibile fare una ricerca sul web per rendersene conto. A titolo esemplificativo riportiamo le commissioni applicate da un fondo e da un ETF con lo stesso sottosotante ovvero categoria di appartenenza.
Nelle figure sopra sono riportati due esempi di due strumenti.
Il primo è un ETF emesso dalla società di gestione Ishares, che ha come sottostante il principale indice americano l’SP500. Il suo costo annuale di gestione è pari allo 0,07%. Quindi per farla semplice, investendo 100€, il reale valore investito è di 99,93€.
Il secondo è un fondo gestito dalla società di gestione Fidelity. Tralasciando il costo di ingresso che potrebbe essere eliminato a seconda delle politiche adottate dall’intermediario, rimane n costo di gestione annuo dell’1,89%.
Stesso rischio. Stesso sottostante. Stessi titoli. Uno costa lo 0,07% l’altro l’1,89%.
Conviene investire con il metodo del PAC?
Nel grafico in basso riportato, viene evidenziata la differenza tra un investimento in una unica soluzione ed un investimento attraverso la metodologia del PAC.
Si può notare come l’acquisto periodico (linea blu) risulti più efficiente, in particolare gli scenari in cui è possibile ottenere un risultato ottimale sono superiori rispetto alla scelta di investire in una unica soluzione.
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